Gli obiettivi del progetto
Il malato oncologico, sia a causa della malattia stessa, sia per gli effetti collaterali delle terapie che deve effettuare, è colpito duramente anche nella propria immagine con il risultato che spesso smette di essere se stesso vedendosi solo ed esclusivamente come “paziente”.
È anacronistico, anche se a qualcuno potrebbe venire spontaneo, pensare che “i problemi sono altri” vista la centralità dei temi collegati all’identità della persona come tale; in particolar modo per la donna malata le conseguenze delle cure non rappresentano solo un’alterazione sgradevole della propria persona ma anche la testimonianza onnipresente della presenza della malattia, di una diversità che può generare pesanti conseguenze nella vita delle pazienti.
Questo progetto vuole dare centralità e valore alla persona sofferente più che alla malattia stessa e mettere al servizio delle pazienti oncologiche un percorso volto a rendere l’ospedale non più solo il luogo dove viene somministrata la terapia, ma anche un posto dove ci sono persone che si prendono cura della persona e permettono loro di continuare a vivere la vita di tutti i giorni nel modo più “normale” possibile.